III - marocco by ramarro raid - forse è la volta buona...

lasciate le moto nella pancia della nave, io e roberto, i più carichi nella storia dei viaggi africani, ci accingiamo a sudare lungo i corridoi del traghetto per raggiungere la quadrupla.
l'attraversata scorre bene tra un birra, una mappa e qualche giocatina al gps per prenderci mano, mentre al nostro fianco c'erano dei rommel in vacanza e legionari in libera uscita.

1°maggio.
si intravede la costa marocchina. è una giornata soleggiata con una temperatura di 25°, c'è foschia, ma l'africa è davanti ai nostri occhi, verdissima e puntinata con il bianco delle case.
la nave porta un ritardo di circa quattro ore; i piani di fabio cominciano a sfumare, fes come prima tappa si allontana.
le pratiche doganali ci tengono fermi un'ora, roberto con il suo francese da super parigino si districa alla grande, poi una volta sdoganati è ora di passare alle pratiche per la copertura assicurativa dei mezzi...mentre mi spiegavano i termini della copertura assicurativa, allo sportello scambiavo pareri e opinioni sul calcio spagnolo e il calcio italiano, uno alla fine mi dice che era tifoso milanista.
aiuto, marocchini-milanisti anche qua; erano avidi, volevano sapere chi giocava meglio per me...come quando si è bambini e si parla di calcio di fronte alle figurine panini, e si decantano le qualità dei giocatori.
meglio ronaldinho o ibrahimovic? (per ovvi motivi ora dico ronaldinho, ma all' epoca sponsorizzavo il mago serbosvedese)


il ramarro raid è iniziato.
il traffico è nervoso, scorrevole, ma sempre attenti alle precedenze altrui che non sempre vengono rispettate. usciamo di corsa da Tangeri, un vero peccato, mi sarebbe piaciuto fermarmi qualche giorno per vedere questa città così tanto raccontata dai film e dai romanzi.
la periferia di tangeri è abbandonata a se stessa ma piena di vita, i vuoti tra gli edifici popolari lasciano lo spazio ai bambini di giocare a calcio, di correre ed inseguirsi, è pieno di giovani.
in un battibaleno siamo subito immersi nella campagna marocchina asini ovunque e bambini e donne che cammininano, tutti sorridenti e pronti a salutarci; molti tentano di darti il cinque rischiando di finire sotto le ruote.
ogni tanto altri bambini ti urlano contro e provano a tirarti qualche sasso, ma fortunatamente abbiamo le protezioni.

arriviamo a chefchaouen (N35 10.139 W5 15.639) alle ultime luci del tramonto.
dobbiamo scaricare le moto e mangiare...e finalmente gustarci la prima serata marocchina.
mangeremo la prima tajine della lunga serie.
il paese se la passa bene, nelle montagne attorno è pieno di marjuana e tutti sono nell'indotto della produzione.
proprio in quei giorni c'era la festa marocchino-olandese che sancisce i buoni rapporti di collaborazione e di scambio.

davide e roberto




prodotti per la cura dei capelli.


tra i vicoli di chefchaouen, quelli in blu indicano un vicolo cieco






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(segue)

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