VI - marocco by ramarro raid - forse è la volta buona...

dopo 4 giorni riusciamo a ripartire, non mi reggo in piedi ma almeno non sono seduto sul WC.
puntiamo verso sud. speriamo bene.



tutto procede bene, l'andare in moto mi mette il buon umore, è una bella giornata .
sole spettacolare aria fresca, il marocco è tutto colorato di verde.
ci risiamo cominciando a salire di quota, la mia moto inizia a respirare male, superati i 1000msl la kappona ha la benzina troppo ricca, superati i 4000-5000 rpm dal tubo di scappamento esce un fumo nero, sembro un vecchio camion diesel.
deduzione volante: arriva poco ossigeno.
risoluzione immediata: togliere la velina che proteggeva la cassa filtro.
tra un vento e l'altro elimino la velina con l'aiuto di adventure fantin, mentre roberto gigiona e testa le sue mitas E-09.



la moto sembra un altra e mi ringrazia, i filtri di ricambio li ho portati, sicchè dopo le sabbie cambierò il filtro.
la kappona è tornata la sprintosa di sempre.
che moto.

ecco i babbuini, siamo al cedro di goraud(N33 25.587 W5 09.319)





fable inizia a mescolarsi ai suoi simili.
il suo verso è praticamente lo stesso, chissà cosa avranno capito?
ma palese è stata la disapprovazione, hanno tentato di rubargli la mascherina da enduro.



si riparte, attraversiamo la foresta di cedri, la sterrata è facile, ma io ancora non ho regolato bene i carichi sulla moto, ho sempre lo zainetto troppo carico e la tenda.



usciamo dalla foresta.
maciniamo strada, il paesaggio nel frattempo è cambiato viaggiamo per circa 200km tra i 1500 e 2100msl (col du zad 2178 - N33 00.696 W5 04.334), dove troveremo laghi (Aguelmam N33 04.253 W5 00.348) e molti pantani.

prima di arrivare a midelt, prendendo una strada segnalata sulla dx si percorre il circle du jaffar. da quel che ne so io è una emozionante sterrata con bellissimi panorami e strapiombi mozzafiato, ma sono le due del pomeriggio abbiamo fame e siamo solo a midelt (N32 41.019 W4 44.601).
fa caldo, due coscette di pollo ci stanno aspettando.

dopo un pasto e un occhiata al cesso, dire bagno è troppo, controllo se il posto è giusto per lasciare un ricordo.
non posso fare nulla, solo una tenda da doccia divide la turca dal fornello e dalla giovane cuoca.
mantengo una certa dignità e dico dai mancano tre ore circa per errachidia, aspettiamo, magari esco e vado a fratte.

decidiamo che è ora di andare.
ma ora tocca alla "zia", la bella africa twin va ad un cilindro.
arriviamo al distributore e inizia lo show.

(ahahahhaahah)

roberto entra in crisi, è ora di chiamare Max (mecca ufficiale della Lissta), per chiedere che cosa possa essere.
mentre ci abbandoniamo al toto-meccanico iniziamo con logica ingegnieristica a risolvere il problema, partendo dalla dissoluzione del bagaglio di roberto: il "120"!

io vengo assoldato a recuperare una candela, davide ha gli occhi lucidi dall'emozione, era tanto che aspettava un' occasione così, fabio reggeva il serbatoio, e roberto in crisi che vagava dall'elettrauto, dalla ferramenta fino al distributore.
la candela che ho rimediato non è quella giusta. così io e robi ritorniamo dal venditore di candele per riprendere i soldi. fila tutto liscio.
dopo la passeggiata e l'eccessivo moto, vengo relegato a reggere il serbatoio, ma lo sforzo e la pressione sulla mia sensibile pancia creano turbolenze gassose che infastidiscono i meccanici, che mi allontanano e mi assegnano il compito di fotografare ed eventualmente evacuare.



niente da fare non c'è un cesso neanche a pagarlo.
io me ne sto a due metri da loro. sono un reattore nucleare. roberto preso da crisi isteriche chiede se può assentarsi per prendere un teino, perchè questi sono i momenti adatti, ma viene fulminato da fable. ahahaha

ma torniamo alla moto, dopo aver messo WD40 su ogni cablaggio, aver smontato e controllato le candele e i fusibili...resta solo la centralina.
erano trascorse quasi due ore, al distributore tutti ci pigliavano per il culo, ci davano per spacciati.
a questo punto roberto toglie la stoffa che celava la centralina...
facciamo il tentativo sostituendola all'altra e riattacchiamo tutto per una prova.

la "zia" riparte con tutti e due i cilidri.
grandi troppo adventure, giusto davide? ahahaha

ora dobbiamo tenere un buon ritmo, abbiamo poche ore di sole.
arrivati a rich è notte, controlliamo la lonely planet per vedere se c'è un posto per dormire; decidiamo di proseguire fino ad er-rachidia, percorrendo la gola dello ziz di notte e sotto una fastidiosa pioggerella.

finalmente arrivati ad er-rachidia.
(N31 55.700 W4 25.520)
all'albergo chiediamo di poter mettere le moto all'interno e non avendo il garage ci offrono la sala da pranzo in disuso.
fable è il primo a fare i tre scalini dell'ingresso. prende la rincorsa e da una botta colossale sugli scalini.
risultato scheggia il marmo.



davide invece tenta un approccio soft vista la botta di fabio, ma senza slancio ha lasciato il segno nero della gomma. non c'è verso, fortuna che siamo pochi! altrimenti la scala l'avremmo distrutta.



sono le 11, poco distante troveremo un bar scalcinato per mangiare qualcosa, ma alla fine era il miglior bar del marocco, ci preparò tutta roba fresca e buona.
mentre con il cugino del barista stavamo valutando la possibilità di noleggiare un pick up per fare 3 gg di piste, la erfoud-merzouga-taouz per sbucare a zagora o tagounite.
con il senno del poi sarebbe stato fattibile, non lo so, ma decidemmo di andare avanti da soli.

si ritorna in albergo, io e davidone dividiamo la camera.
lui crolla a letto io seduto sulla tazza del cesso. in un modo o nell'altro ci stavamo rilassando.

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(segue)

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